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Mesoterapia

Mesoterapia antilipodistrofica, tecnica messa a punto dal medico francese Pistor negli anni 50, è un’arma molto efficace per la terapia della cellulite (panniculopatia edematofibrosclerotica, PEFS) perché aggredisce in profondità questa patologia, ripristinando un buon circolo emo-linfatico e migliorando le condizioni del tessuto alterato.

La PEFS è una patologia democratica, perché colpisce sia le magre che le pazienti in sovrappeso, ma sessista, perché colpisce solo il sesso femminile.

Infatti la causa della cellulite è che gli ormoni sessuali femminili portano ad un rallentamento del microcircolo periferico con accumulo di liquidi ed attivazione di processi infiammatori.

Questa patologia evolve fisiologicamente attraverso 4 stadi che passano dall’edema, alla fibrosi fino alla sclerosi, che dal punto di vista estetico corrispondono ad un’evoluzione da una minima buccia d’arancia alla gamba a materassaio e dal punto di vista sintomatologico dalla caviglia leggermente gonfia al cambio stagione fino alla gamba perennemente affaticata.

In caso di PEFS di I°, II° stadio vi può essere una completa risoluzione del quadro, in caso di PEFS III° stadio ci dobbiamo aspettare di ottenere un completo benessere in termini di gambe leggere, dal punto di vista estetico ci sarà un notevole miglioramento, ma i tralci fibrosi già esistenti non permetteranno di eliminare completamente l’inestetismo, in caso di PEFS IV° stadio ci dobbiamo aspettare un miglioramento sintomatologico, ma l’inestetismo sebbene non peggiorerà, avrà un miglioramento molto limitato per la presenza della sclerosi tissutale.

Nella terapia della PEFS si usano farmaci lipolitici e farmaci vasoattivi. Nel mio studio medico di Modena s’impiegano i farmaci della farmacopea ufficiale, quelli che, per le stesse indicazioni cliniche, sarebbero stati utilizzati per via sistemica.

Il trattamento consiste nel procedere, previa detersione della cute, ad una serie di microiniezioni (0.10 – 0.20 ml ) con aghi sottili applicati a multiniettori. Le iniezioni sono rigorosamente intradermiche, in modo da provocare la formazione di un piccolo pomfo.

Un ciclo medio di mesoterapia si articola in 8-12 sedute, una per settimana/quindici giorni, e prevede un numero variabile da caso a caso di richiami mensili atti a stabilizzare i risultati ottenuti e a limitare la possibilità del ripresentarsi della patologia. La durata della seduta è di circa 10 minuti e si può riprendere subito l’attività lavorativa.

É possibile la formazione di piccoli ematomi dopo le prime sedute, conseguenti alle numerose micropunture cutanee ed alla eventuale fragilità capillare. Questo effetto collaterale non lascia esiti e può essere agevolmente ridotto cospargendo più volte la zona trattata, nei 2-3 giorni post-terapia, con pomate contenenti bioflavonoidi e rutosidi. Dopo la seduta si possono verificare come effetti collaterali un edema lieve, un eritema transitorio, del prurito.

É importante evitare il contatto per 24 ore con calze che possano cedere coloranti o creme corpo che possono produrre fenomeni irritativi secondari, così come l’uso di detergenti troppo aggressivi e l’esposizione a bagni di sole o lampade abbronzanti.

Il trattamento mesoterapico è controindicato a chi ha allergia nota al farmaco iniettato, a donne in gravidanza o che stanno allattando al seno.

Preferenzialmente questo trattamento è da eseguirsi in autunno, inverno ed inizio primavera; questo per evitare di esporre l’arto trattato al sole con rischio di alterazione del farmaco stesso e possibile reazione allergica, e perché il miglioramento della panniculopatia è progressivo dopo l’attivazione del microcircolo.

La Dott.ssa Silvia Grendene riceve solo su appuntamento chiamando al 347 9754283.
La prima visita è gratuita e non impegna in alcun modo a seguire successivamente protocolli di trattamento.